28 Ott
Roma, 27 ottobre 2025 – Un action plan per il taxi del futuro: oggi la Capitale ha l’opportunità di allinearsi alle amministrazioni di grandi metropoli come Londra, adottando un piano strategico che coinvolga le associazioni di categoria e favorisca transizione ecologica e digitale nonché integrazione dei taxi nel sistema urbano della mobilità.
Alle porte ci sono robotaxi e taxi volanti: intanto, però, a Roma sono introvabili le colonnine per chi ha già investito nell’elettrico e molte strade del centro sono off limits persino per i taxi che accompagnano i disabili.
I 14,4 milioni di euro derivanti dal bando licenze indetto dal Comune di Roma rappresentano un’occasione irripetibile.
Per questo, dopo aver promosso un’operazione tra Banca Etica, Cooperfidi e UNI. CO, che ha reso possibile destinare 6.132.000 euro a 86 tassisti perché acquistassero la licenza, Legacoop Lazio si proietta ora con slancio verso un nuovo obiettivo. E chiede al Comune di istituire un tavolo tecnico congiunto che discuta la proposta dal titolo: “Roma taxi 2030 – Un action plan per il taxi del futuro”, che presentata durante l’evento “La cooperazione che muove le persone” organizzato a Roma in collaborazione con Legacoop Produzione e Servizi.
Tra le priorità individuate: colonnine di ricarica elettrica e incentivi per veicoli elettrici e ibridi per arrivare all’80% di flotta green entro il 2030 per un taxi silenzioso, pulito, efficiente che sia un segno di civiltà e futuro nelle strade di Roma.
Per migliorare la viabilità, nuove corsie preferenziali in aree strategiche (via Colombo, Lungotevere, Viale Angelico); riqualificazione delle corsie esistenti con piani di controllo basati su telecamere, collegamenti per i taxi con metro, stazioni e hub intermodali perché il taxi sia un anello di congiunzione e non un’alternativa, ma anche una rivisitazione delle aree pedonali per trasporto disabili e nuovi voucher per le fasce economicamente svantaggiate.
E poi posteggi attrezzati e digitali con sistemi di videosorveglianza affinché per ogni nuova licenza ci siano nuovi spazi per il servizio; colonnine informative digitali e luminose aggiornate in tempo reale con informazioni su eventi, chiusure stradali e disponibilità del servizio taxi, nonché promozione della App “ChiamaTaxi” e integrazione con le principali piattaforme. “Vogliamo che questa app pubblica venga potenziata, integrandola con le centrali radiotaxi e le piattaforme digitali già esistenti. Che si possa introdurre un traduttore simultaneo a bordo, per abbattere le barriere linguistiche e rendere Roma più accogliente verso il mondo – recita il documento consegnato all’assessore alla Mobilità di Roma Capitale-. E chiediamo che si promuovano convenzioni tecnologiche in linea con il piano Roma Smart City”. Occorrono poi posteggi temporanei “ad hoc” in occasione di grandi eventi, con piani di viabilità permanenti dedicati e bisogna procedere alla revisione funzionale del nodo di Termini, per migliorare accessibilità, sicurezza e flussi di traffico.
Non basta: si chiedono tolleranza zero per l’abusivismo e piena applicazione delle norme vigenti; sondaggi annuali sulla qualità del servizio e “mystery client” come strumento indipendente di verifica, facendo riferimento a indicatori misurabili (pagamenti elettronici, correttezza dei percorsi, qualità del parco auto, conoscenza della lingua inglese). In ultimo, formazione digitale e continua sulla lingua inglese, accoglienza turistica e patrimonio culturale. Roma deve poter dire: “Il taxi è il primo biglietto da visita della città”.
“Per realizzare questa visione servono coraggio, pianificazione, collaborazione” dichiara Massimo Mancinelli, referente coordinamento taxi Legacoop Lazio.
“Siamo pronti a dialogare con l’Amministrazione per costruire insieme un percorso condiviso” ha aggiunto Mauro Iengo, presidente Legacoop Lazio.
“Le cooperative di tassisti vogliono innovare, mettersi in rete, collaborare con le Istituzioni, dimostrare che la cooperazione muove, unisce e rafforza le persone” ha concluso Daniele Conti, responsabile settore Trasporti Legacoop Produzione e Servizi.
Nel suo intervento Daniele Conti ha inoltre sottolineato come il modello cooperativo sia la chiave per un settore taxi moderno, sostenibile e competitivo: “Le nostre cooperative radiotaxi dimostrano che è possibile coniugare innovazione tecnologica e mutualità”.
“Il servizio taxi è riconosciuto come essenziale per la mobilità urbana, ma opera ancora in un quadro normativo incompleto. Manca l’emanazione dei decreti attuativi nazionali, utili a garantire un mercato equo e regolare. È fondamentale rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato e sarebbe auspicabile che i comuni coinvolgessero maggiormente le cooperative taxi nella pianificazione della mobilità”.
“Nel modello cooperativo, il valore dello scambio mutualistico distingue le piattaforme cooperative da quelle puramente commerciali, per questo abbiamo sempre sostenuto – e continueremo a farlo- il valore dell’art. 2527 cc e della potestà statutaria delle cooperative di prevedere clausole di esclusiva più o meno ampie”.
“Il futuro del settore taxi è nelle mani di chi saprà coniugare al meglio principi cooperativi e innovazione tecnologica. Le cooperative rimangono il luogo privilegiato dove si costruisce valore condiviso, si tutela il lavoro e si offre un servizio di qualità ai cittadini”.
“Legacoop continuerà a supportare le cooperative con rappresentanza, competenze e strumenti concreti, per costruire insieme un settore taxi moderno, sostenibile e competitivo ma soprattutto capace di rispondere alle esigenze di tutti”.




