Legacoop Produzione e Servizi al Parlamento Europeo: “Gli appalti pubblici un volano per crescita, lavoro di qualità e innovazione”

Il 3 settembre, alla Sala Spinelli del Parlamento Europeo a Bruxelles, il Direttore di Legacoop Produzione e Servizi, Andrea Laguardia, è intervenuto all’evento “Una nuova visione per gli appalti pubblici europei: lavoro e ambiente al centro”, promosso dal Gruppo S&D insieme a eurodeputati, sindacati e istituzioni, tra cui il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, relatore presso il Comitato delle Regioni sul tema degli appalti pubblici.

L’incontro è stato un’occasione per discutere di appalti pubblici e del percorso di revisione europea della normativa vigente: la relazione sul public procurement, approvata dalla Commissione IMCO, sarà infatti votata in plenaria a settembre.

Nel suo intervento, Laguardia ha ribadito l’importanza di considerare gli appalti pubblici non solo come un meccanismo di regolazione della concorrenza, ma come una leva strategica di sviluppo. «Oggi gli appalti pubblici non possono più essere visti soltanto come uno strumento di contenimento dei costi. Devono diventare un motore per lo sviluppo economico, per la creazione di lavoro di qualità e per l’innovazione in Europa», ha dichiarato.

Richiamando l’esperienza italiana, ha evidenziato come la precedente direttiva abbia prodotto in dieci anni due codici degli appalti completamente diversi, con un impianto normativo prima basato sulla soft law e poi sull’opposto. «Questa instabilità normativa è esattamente ciò che non serve alle imprese e alle stazioni appaltanti. Abbiamo bisogno di regole chiare e stabili, non di continue riscritture», ha sottolineato.

Particolare attenzione è stata dedicata al tema del massimo ribasso, ancora troppo diffuso nonostante la formula dell’“offerta economicamente più vantaggiosa”. «Oggi la formula di calcolo più utilizzata premia il ribasso: chi offre più sconto ottiene più punti. È evidente che così la competizione resta solo sul prezzo, non sulla qualità», ha spiegato Laguardia, chiedendo che la direttiva europea indichi chiaramente quali formule utilizzare, come quelle esponenziali, bilineari o quadratiche, «che hanno l’effetto di spostare davvero la competizione sugli elementi qualitativi». 

Altro punto centrale riguarda la revisione prezzi e il riequilibrio contrattuale: «Non si può chiedere alle imprese di sottoscrivere contratti pluriennali senza la certezza di regole per adeguare i prezzi in caso di variazioni economiche. È un principio di equità che deve essere reso obbligatorio e non lasciato alla discrezionalità delle stazioni appaltanti», ha sottolineato Laguardia.

Le proposte portate avanti da Legacoop Produzione e Servizi, insieme a Cecop a livello europeo, vanno proprio in questa direzione: maggiore stabilità normativa, regole certe per il riequilibrio dei contratti, valorizzazione delle PMI, tutela del lavoro e sostenibilità ambientale attraverso i CAM, fino alla promozione di modelli innovativi di procurement come il GovTech, che in diversi Paesi europei coinvolge startup e PMI tecnologiche nella risoluzione di sfide complesse della pubblica amministrazione.

«Occorre decidere se gli appalti pubblici debbano continuare a essere solo un terreno di risparmio e di tagli lineari», ha concluso Laguardia, «oppure se possano finalmente diventare un volano per crescita, occupazione e innovazione per l’Europa e per i suoi Stati membri».

4 Settembre 2025