Superbonus, Legacoop Produzione e Servizi: modifiche positive, ma necessaria una proroga per i lavori di edilizia popolare pubblica

Roma, 3 aprile 2023 – “Positive le modifiche al decreto Superbonus, in particolare, come da noi richiesto, il mantenimento della possibilità di fruire del meccanismo di cessione del credito e sconto in fattura per gli interventi edilizi di Istituti autonomi per le case popolari (IACP), cooperative di abitanti e ONLUS; positivi anche gli interventi in materia di Sismabonus e quelli sulle abitazioni della aree colpite da eventi sismici e alluvioni, così come l’impegno a trovare una soluzione alla problematica dei crediti incagliati”.

Questo il giudizio di Legacoop Produzione e Servizi al testo del Decreto Superbonus (DL 11/2023), che, dopo aver ottenuto la fiducia, verrà approvato domani dalla Camera, per poi passare all’esame del Senato.

Resta però aperto il nodo rappresentato dalle tempistiche entro cui devono essere ultimati gli interventi degli IACP: i termini attuali sono incompatibili con le procedure burocratiche che gli enti devono applicare, così come con gli ulteriori ritardi derivanti dall’incertezza causata dal Decreto Superbonus. “Rinnoviamo, quindi, l’appello per la concessione di una proroga congrua per l’ultimazione dei lavori da parte di questi soggetti. In assenza di ciò si perderebbe un’occasione forse irripetibile di eseguire lavori di riqualificazione del patrimonio di edilizia popolare pubblica, quanto mai necessari”.

Legacoop Produzione e Servizi auspica inoltre che vengano approvati gli Ordini del Giorno depositati alla Camera, che prevedono un intervento legislativo volto a riconoscere il beneficio del Superbonus al 110 per cento fino al 31 dicembre 2023 agli Istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati e alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa anche qualora non sia stato raggiunto il 60 per cento dell’intervento complessivo entro il prossimo 30 giugno 2023. “Per questo motivo, chiediamo che il Governo intervenga con una norma ad hoc entro il 30 giugno, altrimenti l’effetto positivo di quanto previsto dal Decreto corretto alla Camera rischia di essere nullo, essendo così impossibile avviare i lavori di riqualificazione delle case popolari”.

COMUNICATO STAMPA

3 Aprile 2023