Rinnovato il CCNL Servizi Ambientali, per Legacoop Produzione e Servizi un passo importante per un settore strategico

«Con il rinnovo del CCNL Servizi Ambientali si compie un passo importante per il settore dell’igiene ambientale, comparto strategico per il Paese che interessa circa 100 mila lavoratrici e lavoratori. Un contratto che Legacoop Produzione e Servizi sottoscrive dal 2016 e all’interno del quale rappresenta da decenni una fetta importante della parte privata del settore, con circa 10 cooperative di lavoro e più di 6.000 lavoratrici e lavoratori», dichiara Olmo Gazzarri, responsabile del settore Igiene ambientale di Legacoop Produzione e Servizi.

L’intesa per il rinnovo del CCNL Servizi Ambientali è stata sottoscritta nella tarda serata del 9 dicembre da Utilitalia, Cisambiente Confindustria, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, AGCI Servizi e dalle organizzazioni sindacali FP CGIL, FIT CISL, Uiltrasporti e FIADEL. 

Il CCNL Servizi Ambientali, scaduto da circa un anno, è caratterizzato da una notevole complessità normativa e da una struttura economica articolata. A queste caratteristiche si è aggiunta, in questa tornata contrattuale, la scelta ambiziosa di riunificare in un unico contratto collettivo tutti i lavoratori del settore, sia pubblico sia privato, fino ad oggi regolati da due contratti distinti, seppur simili. 

Il rinnovo del contratto presenta elementi di contenuto e di contesto che ne rendono significativa la sottoscrizione. In particolare, l’avvio della riforma della classificazione è un risultato importante perché chiarisce le professionalità e i criteri di inquadramento dei lavoratori, ponendo le basi per un sistema più coerente con l’evoluzione del settore e un minor impatto del contenzioso.

Sul piano economico, l’ipotesi di accordo prevede per il triennio 2025–2027, sul parametro medio del livello ex 3A, un incremento dei minimi contrattuali pari a 202 euro, cui si aggiungono 15 euro di welfare, 18 euro destinati all’ERAP e i 15 euro già erogati nel luglio 2025, oltre a un’una tantum di 100 euro a copertura del primo semestre 2025. A regime, l’incremento del trattamento economico complessivo è stimato in circa 300 euro medi mensili per lavoratore. 

«Nel suo complesso – sottolinea Olmo Gazzarri – il rinnovo del CCNL Servizi Ambientali rappresenta un passaggio significativo per il settore e per le cooperative che vi operano. L’accordo offre elementi di stabilità e di aggiornamento del quadro contrattuale, sui quali sarà possibile continuare a lavorare per accompagnare le trasformazioni del comparto e garantire condizioni equilibrate per lavoratori e imprese. Resta centrale il tema del recupero dei maggiori costi del lavoro presso i committenti, che dipenderà dalla capacità delle stazioni appaltanti di riconoscere tempestivamente gli adeguamenti tariffari, anche alla luce delle linee guida ANCI. Su questo punto dirimente – conclude Gazzarri – non smetteremo di vigilare, di lavorare e di trovare, in alleanza con i soggetti che hanno i nostri stessi problemi e le nostre stesse aspettative, le soluzioni necessarie a garantire la sostenibilità del settore».

 

12 Dicembre 2025