12 Dic
«Con il rinnovo del CCNL Servizi Ambientali si compie un passo importante per il settore dell’igiene ambientale, comparto strategico per il Paese che interessa circa 100 mila lavoratrici e lavoratori. Un contratto che Legacoop Produzione e Servizi sottoscrive dal 2016 e all’interno del quale rappresenta da decenni una fetta importante della parte privata del settore, con circa 10 cooperative di lavoro e più di 6.000 lavoratrici e lavoratori», dichiara Olmo Gazzarri, responsabile del settore Igiene ambientale di Legacoop Produzione e Servizi.
L’intesa per il rinnovo del CCNL Servizi Ambientali è stata sottoscritta nella tarda serata del 9 dicembre da Utilitalia, Cisambiente Confindustria, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, AGCI Servizi e dalle organizzazioni sindacali FP CGIL, FIT CISL, Uiltrasporti e FIADEL.
Il CCNL Servizi Ambientali, scaduto da circa un anno, è caratterizzato da una notevole complessità normativa e da una struttura economica articolata. A queste caratteristiche si è aggiunta, in questa tornata contrattuale, la scelta ambiziosa di riunificare in un unico contratto collettivo tutti i lavoratori del settore, sia pubblico sia privato, fino ad oggi regolati da due contratti distinti, seppur simili.
Il rinnovo del contratto presenta elementi di contenuto e di contesto che ne rendono significativa la sottoscrizione. In particolare, l’avvio della riforma della classificazione è un risultato importante perché chiarisce le professionalità e i criteri di inquadramento dei lavoratori, ponendo le basi per un sistema più coerente con l’evoluzione del settore e un minor impatto del contenzioso.
Sul piano economico, l’ipotesi di accordo prevede per il triennio 2025–2027, sul parametro medio del livello ex 3A, un incremento dei minimi contrattuali pari a 202 euro, cui si aggiungono 15 euro di welfare, 18 euro destinati all’ERAP e i 15 euro già erogati nel luglio 2025, oltre a un’una tantum di 100 euro a copertura del primo semestre 2025. A regime, l’incremento del trattamento economico complessivo è stimato in circa 300 euro medi mensili per lavoratore.
«Nel suo complesso – sottolinea Olmo Gazzarri – il rinnovo del CCNL Servizi Ambientali rappresenta un passaggio significativo per il settore e per le cooperative che vi operano. L’accordo offre elementi di stabilità e di aggiornamento del quadro contrattuale, sui quali sarà possibile continuare a lavorare per accompagnare le trasformazioni del comparto e garantire condizioni equilibrate per lavoratori e imprese. Resta centrale il tema del recupero dei maggiori costi del lavoro presso i committenti, che dipenderà dalla capacità delle stazioni appaltanti di riconoscere tempestivamente gli adeguamenti tariffari, anche alla luce delle linee guida ANCI. Su questo punto dirimente – conclude Gazzarri – non smetteremo di vigilare, di lavorare e di trovare, in alleanza con i soggetti che hanno i nostri stessi problemi e le nostre stesse aspettative, le soluzioni necessarie a garantire la sostenibilità del settore».
